L’impronta è la riproduzione in negativo delle arcate dentarie o di una parte di esse. Viene rilevata dal dentista con appositi materiali, che sono di consistenza morbida al momento dell’inserimento in bocca, per poi indurire nel giro di qualche minuto.
L’impronta viene inviata al laboratorio odontotecnico dove viene “sviluppata”, colando al suo interno il gesso liquido. Indurito il gesso, il risultato è la riproduzione fedele dei denti.
Esistono diversi tipi di materiali da impronta ed ogni materiale presenta caratteristiche specifiche per le diverse applicazioni.
L’alginato di sodio è uno dei materiali da impronta più comuni e versatili e viene usato in molte applicazioni nelle quali non è richiesto un elevato livello di precisione nella riproduzione dei dettagli: impronte per lo studio dei casi, ortodonzia, protesi provvisorie ecc...
L’alginato prima dell’indurimento ha consistenza pastosa ed è disponibile sotto forma di una polvere che viene miscelata con l’acqua prima dell’uso.
Siliconi e Polieteri sono invece materiali da impronta specifici per le applicazioni protesiche, che richiedono grande precisione nel rilievo dei dettagli e stabilità dimensionale.
L’alginato di sodio è una sostanza vegetale che si estrae da un’alga marina diffusa nei mari del nord Europa ed è il più comune materiale da impronta
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