Fotografia

Nella nostra professione fotografare il proprio lavoro è il modo migliore per imparare. Rivedere la documentazione dei casi trattati ci permette di comprendere meglio gli errori e l'evoluzione della nostra tecnica.

La fotografia odontoiatrica non è facile. La bocca è una cavità nella quale la luce entra a fatica e quella che vi entra lo fa in maniera imprevedibile: ogni tanto ne entra di più, ogni tanto un po' di meno a causa di molte variabili difficilmente controllabili, rendendo il risultato fotografico incostante.

Ho iniziato a fotografare denti nel

2000, quando in studio è stata acquistata una Nikon Coolpix 950. Era una fotocamera digitale compatta (le reflex digitali allora non c'erano), considerata "di fascia alta". Si trattava per quel tempo di un piccolo prodigio tecnologico e forse di una delle prime digitali con cui si poteva ottenere qualcosa di serio.

Non esistendo in commercio in quegli anni l'attrezzatura che facesse al caso mio, ho speso molto tempo per autocostruirmi l'attrezzatura necessaria. Dopo molti tentativi (tra cui quello fallimentare di collegare alla fotocamera 2 fari da 500 watt,

con cui ho scottato qualche paziente) sono riuscito ad assemblare un "accrocchio" fatto di flash addizionali, staffe, fotocellule e batterie da motoveicolo che mi ha dato soddisfazione per qualche anno.

Dopodichè sono uscite le moderne reflex digitali, che montavano teleobiettivi per macro e flash anulari e tutto è diventato più facile.

Questo sito rappresenta per me l'opportunità di rispolverare il mio vecchio archivio fotografico, che ormai conta quasi 30.000 scatti (fine 2011).

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